Accanto allo storico premio “Bancarella” vive da decenni, il non meno storico premio “Bancarellino”.
Questo ha le proprie origini nella prima Giornata dei ragazzi nella Città dei librai che si tenne a Pontremoli il 17 agosto 1957 in occasione della proclamazione del vincitore del Bancarella di quell’anno.
La Giornata si articolò in un incontro nazionale degli illustratori del libro e del periodico per ragazzi e in una mostra dell’ illustrazione sullo stesso tema.
L’incontro si aprì con un intervento di Enzo Petrini e con una relazione di Vezio Melegari, cui seguirono interventi di insegnanti, scrittori, illustratori, politici e studiosi, nonché di Renzo Tolozzi. Proprio quest’ultimo, a nome dell’Unione Librai Pontremolesi, annunciò la nascita di un premio Bancarella per ragazzi, destinato a segnalare, nell’estate del 1958, il miglior libro di letteratura giovanile che sarebbe stato pubblicato in quello stesso 1957.
La prima edizione del premio si basò su una scelta effettuata dai ragazzi di tutta Italia, attraverso un referendum a mezzo cartoline postali. Ma subito dopo, nel 1959, si passò alla denominazione di “Premio Bancarellino” e alla scelta del vincitore in una “rosa” di finalisti, da effettuarsi al termine di una discussione pubblica tra i membri della giuria, formata da ragazzi di scuola media provenienti da ogni parte d’Italia.
Da allora il “Bancarellino” non ha più mutato struttura. C’è stato soltanto un sempre più accurato criterio di formazione della “rosa” dei libri ammessi alla discussione finale, attraverso la lettura, da parte delle scolaresche scelte con rotazione geografica nelle varie regioni.
Quello che più conta, per quanto riguarda il “Bancarellino”, è il fatto che si tratta di un’iniziativa totalmente organizzata per i ragazzi. Essi, infatti, vivono in modo attivo le varie esperienze che il premio prevede: sono giudici e spettatori allo stesso tempo.Dal punto di vista didattiico l’iniziativa ha una sua specifica validità. Si tratta, per i nostri piccoli aspiranti adulti, di operare dei veri e propri confronti di opinione e di gusto per coetanei di città differenti e di diversi ambiti socio-culturali:
Negli ultimi anni il “Bancarellino” si è arricchito del progetto lettura che coinvolge, per iniziativa della Fondazione Città del Libro, in collaborazione con il Provveditorato agli Studi di Massa Carrara, oltre cento scuole medie di tutta Italia, nella lettura di una quarantina di volumi, selezionati tra quelli pubblicati nell’anno precedente e acquistati dalla Fondazione Città del Libro, affinché il ragazzo ne tragga materia di studio e comunque di analisi delle problematiche ambientali, sociali e personali, con l’aiuto degli insegnanti. Attraverso tale iniziativa, che riscuote un consolidato consenso da parte del corpo docente e delle scolaresche, la Fondazione Città del Libro porta a conoscenza di una grande parte di giovani nuovi argomenti didattici, nuovi autori e fornisce alle scuole l’opportunità di incrementare gratuitamente le biblioteche scolastiche con l’acquisizione del materiale edito ogni anno. Ma, ovviamente, la funzione principale dell’iniziativa é quella di abituare le giovani generazioni a considerare il libro come fonte primaria di conoscenza e di cultura. Il “Progetto Lettura” é la parte più importante della manifestazione, quella che intende fare dei ragazzi i veri protagonisti del Bancarellino: sono loro infatti non solo a premiare, ma anche a selezionare i libri più meritevoli, avendo inoltre l’opportunità di discuterne con gli autori nel corso di incontri che vengono organizzati dalla Fondazione.Il “Bancarellino” dunque non è una realtà secondaria nel settore del Premio Bancarella che lo contiene, perché ha una funzione didattico – culturale primaria.
Facciamo appello agli educatori e agli insegnanti che hanno modo di vivere a contatto diretto con i giovanissimi utenti, perché ricordino, anche nelle loro lezioni, che ci sono iniziative come il “Bancarellino”, inventate dai grandi, che favoriscono anche e soprattutto i piccoli.
Giuseppe Benelli